Netflix nel corso del tempo ha introdotto diverse novità ed è ancora al lavoro per una soluzione definitiva al consumo eccessivo di banda dati in mobilità. Una delle più importanti però riguarda la possibilità di scaricare un film o un’intera serie TV.
Col passare del tempo però sono iniziate ad arrivare anche alcune limitazioni come quella al numero dei download o il blocco per i dispositivi rooted. La notizia più importante trapelata qualche settimana riguarda l’introduzione di un nuovo piano abbonamento da meno di 3 dollari in India e, dato che ad oggi i prezzi sono aumentati sicuramente molti apprezzerebbero l’arrivo di un piano economico anche in Italia, seppur con qualche limitazione.
Qualche settimana fa abbiamo parlato del nuovo piano base con pubblicità che è arrivato in Italia il 3 novembre e costa 5,49 euro e oggi parliamo di condivisioni di password.
Quello che una volta era pubblicizzato come un punto di forza chiave della piattaforma di streaming video leader del settore è ora considerato un punto debole da estirpare per vedere “entrate complessive migliorate” a medio e lungo termine.
Naturalmente, qualcosa di così universalmente accettato come le pratiche di condivisione delle password di Netflix non può semplicemente scomparire, motivo per cui l’azienda ha lentamente e gradualmente implementato misure di “condivisione a pagamento” in mercati come Argentina, Repubblica Dominicana, El Salvador, Guatemala e Honduras l’anno scorso. Questo piccolo esperimento latinoamericano ha avuto apparentemente successo per il servizio, nonostante qualche abbonamento annullato, per cui pare che l’azienda sia prossima a implementare questa “funzione” in altri paesi. Infatti, l’azienda sembra intenzionata ad espandere questo test anche a Canada, Nuova Zelanda, Portogallo e Spagna.
Prepariamoci quindi ad accogliere questa novità a breve anche in Italia.