Apple non sta solo aprendo l’accesso Near-Field Communication (NFC) degli iPhone nell’Unione Europea: sta offrendo l’accesso di terze parti a funzioni come tap-to-pay negli Stati Uniti e in altre regioni. L’azienda ha pubblicato un avviso annunciando che gli sviluppatori di terze parti possono iniziare a implementare i propri sistemi di transazione contactless su iPhone tramite un’API NFC a partire dal prossimo iOS 18.1.
L’apertura dell’NFC di iPhone significa più concorrenza
La mossa segue l’accordo “legalmente vincolante” di Apple con la Commissione Europea il mese scorso per conformarsi alle normative UE, in particolare al Digital Markets Act (DMA). Ciò è seguito a un’indagine quadriennale da parte dell’organismo di governo che ha ritenuto Apple abusare della propria posizione dominante e aver impedito agli sviluppatori di portafogli mobili rivali di accedere alla tecnologia di pagamento sottostante dell’iPhone.
Una volta che iOS 18.1 arriverà, gli sviluppatori potranno offrire pagamenti contactless (e altre transazioni) utilizzando Secure Element dell’iPhone, che utilizza anche Apple Pay. Il Secure Element è un chip dedicato progettato per archiviare informazioni sensibili a cui si accede tramite Secure Enclave, che gestisce la crittografia e i dati biometrici.
Oltre ai sistemi tap-to-pay, NFC gestisce funzioni come chiavi digitali per auto, tessere per i trasporti pubblici, serrature domestiche compatibili, chiavi per hotel, carte d’identità per studenti, biglietti per eventi e carte fedeltà e premi per rivenditori. Apple afferma che le carte d’identità governative saranno “supportate in futuro”.
Una volta che gli sviluppatori avranno attivato le loro app NFC, potrai utilizzare l’hardware sicuro aprendo direttamente l’app o impostando il software di terze parti come app contactless predefinita nelle impostazioni iOS. Dopo aver eseguito quest’ultima operazione, facendo doppio clic sul pulsante laterale (come con Apple Pay) verrà attivata la transazione.
L’API sarà inizialmente disponibile nelle regioni degli Stati Uniti e dell’UE, nonché in Australia, Brasile, Canada, Giappone e Nuova Zelanda.
Per partecipare, gli sviluppatori dovranno “stipulare un accordo commerciale con Apple“, richiedere i diritti NFC e Secure Enclave e “pagare le commissioni associate“. Naturalmente, Apple Pay e Apple Wallet rimarranno disponibili anche se i sistemi rivali saranno invitati nel software dell’azienda.