Il 31 ottobre 2024 segna un’importante data per gli appassionati di tecnologia, poiché Apple ha svelato la sua nuova gamma di dispositivi Mac. Questo annuncio include il lancio dei nuovi Mac mini, iMac e MacBook Pro, tutti equipaggiati con i recenti processori della serie M4. Le varianti disponibili spaziano dalla versione base a modelli più avanzati come il M4 Pro e M4 Max, promettendo prestazioni superiori e una maggiore efficienza energetica rispetto alle generazioni passate.
Tra le novità più salienti, è stata introdotta la tecnologia Thunderbolt 5, che offre velocità di trasferimento significativamente superiori rispetto al precedente standard. Inoltre, Apple ha reso disponibile l’opzione per il display a nano-texture su alcune versioni di iMac e MacBook Pro, una caratteristica molto apprezzata dagli utenti professionali che cercano qualità visiva elevata.
Tuttavia, una delle aspettative più attese, ossia il supporto al Wi-Fi 7, non è stata soddisfatta. Contrariamente alle previsioni circolate nei mesi antecedenti il lancio, i nuovi Mac dotati di chip M4 continuano a supportare il Wi-Fi 6E, già presente nei modelli precedenti. Questa tecnologia consente l’accesso alla banda a 6GHz con router compatibili, ma risulta obsoleta rispetto ai progressi futuri della tecnologia wireless.
Il fatto che Apple non abbia implementato il Wi-Fi 7 nei suoi nuovi dispositivi è ancor più sorprendente se si considera che gli iPhone 16, introdotti a settembre, sono già dotati di questa specifica tramite chip Broadcom. Gli iPhone 16 utilizzano lo standard 802.11be con configurazione MIMO 2×2, consentendo velocità fisiche teoriche fino a 2400Mb/s e una larghezza di banda di 160MHz.
Anche se il Wi-Fi 7 non è sfruttato al suo massimo potenziale dai nuovi iPhone (Apple ha limitato la larghezza di banda a 160MHz), presenta funzionalità come il Multi-Link Operation (MLO), capace di connettersi a più bande simultaneamente, migliorando notevolmente la velocità di trasmissione e riducendo la latenza. Questa limitazione lascia molti utenti perplessi, soprattutto considerando che i Mac tendono a rimanere in servizio per diversi anni.
È quindi lecito chiedersi perché Apple abbia scelto di non includere un chip Wi-Fi 7 nei nuovi modelli M4, inclusi i più performanti M4 Pro e M4 Max. Con l’adozione sempre più diffusa di Wi-Fi 7 prevista nei prossimi anni, questa scelta potrebbe risultare controproducente. Alcuni esperti sostengono che una connettività futuristica potrebbe offrire agli utenti una maggiore longevità per i loro dispositivi.
Inoltre, va notato che la concorrenza nel mercato sta già offrendo dispositivi compatibili con il Wi-Fi 7, sollevando interrogativi sulla strategia di Apple. Molti utenti si aspettano che i prodotti premium, specialmente quelli dal costo elevato, possano quantomeno allinearsi con le innovazioni più recenti.
Infatti, avere un dispositivo non solo al passo con i tempi, ma anche preparato per future evoluzioni tecnologiche è diventato un fattore cruciale nelle scelte di acquisto. L’assenza di Wi-Fi 7 nei nuovi Mac M4 sembra quindi una mancanza piuttosto che una scelta strategica. Apple non ha mai avuto paura di affrontare le critiche riguardanti le sue decisioni; tuttavia, questa volta potrebbero aver sottovalutato l’importanza di rimanere competitivi nel settore.
Alla luce dei recenti sviluppi, molti utenti stanno rivolgendo le loro attenzioni al potenziamento della rete domestica, stanco delle limitazioni imposte dalle tecnologie precedenti. Se da una parte l’adozione del Wi-Fi 6E permette di raggiungere velocità decenti, dall’altra molti esperti consigliano di considerare un’infrastruttura cablata, specialmente nelle case dove si desiderano massimizzare le performance di rete.
Infine, mentre alcuni fan di Apple continuano a giustificare l’assenza del Wi-Fi 7, affermando che la maggior parte degli utenti non ne ha bisogno immediato, altri utenti fanno notare come il panorama tecnologico si stia rapidamente evolvendo, e un prodotto che non supporta le nuove tecnologie rischia di diventare obsoleto più velocemente del previsto. Assisteremo quindi a una crescente pressione da parte dei consumatori affinché Apple si adegui alle tendenze emergenti e offra prodotti che non siano solo reattivi ma anche pronti ad affrontare le innovazioni del domani.