In un annuncio sorprendente durante l’evento AWS re:Invent 2024, Apple ha confermato l’utilizzo di chip di intelligenza artificiale personalizzati di Amazon Web Services (AWS) per alcuni dei suoi servizi. Benoit Dupin, direttore senior del settore machine learning e AI di Apple, ha rivelato che questi chip sono impiegati in funzioni chiave come la ricerca, segnando una significativa collaborazione tra due giganti della tecnologia.
Dupin ha sottolineato l’importanza della relazione tra Apple e AWS, affermando: “Abbiamo una relazione solida, e l’infrastruttura è affidabile, capace di servire i nostri clienti in tutto il mondo.” Questa dichiarazione rappresenta un evento raro in cui Apple consente a un fornitore di citarla esplicitamente come cliente, evidenziando l’importanza della partnership per entrambe le aziende.
Questa sinergia ha portato vantaggi significativi per Apple, che utilizza AWS da oltre un decennio per supportare servizi fondamentali come Siri, Mappe e Apple Music. Grazie all’adozione dei chip Inferentia e Graviton di Amazon, Apple ha potuto incrementare l’efficienza operativa del 40%.
Inoltre, Dupin ha annunciato che Apple sta attualmente valutando il nuovo chip Trainium2 di AWS. Questa innovazione potrebbe offrire un ulteriore miglioramento dell’efficienza fino al 50% nel pre-addestramento di Apple Intelligence e dei modelli AI proprietari dell’azienda. Ciò suggerisce che i chip offrono un’alternativa interessante rispetto ai tradizionali processori x86 di Intel e AMD.
La scelta di Apple di adottare chip personalizzati rappresenta una mossa strategica che potrebbe stimolare altre aziende a considerare soluzioni analoghe. Matt Garman, CEO di AWS, ha confermato che Apple è stata tra i primi utilizzatori e beta tester per i chip Trainium, sottolineando come questa collaborazione sia volta a potenziare le capacità generative di AI di Apple.
Amazon, da parte sua, sta ampliando le proprie offerte nel settore AI. Durante l’evento ha rivelato piani per costruire il cluster computazionale AI più grande mai realizzato in collaborazione con Anthropic. Una volta completato, questo cluster fornirà un’elevata potenza computazionale per lo sviluppo e la distribuzione di futuri modelli di intelligenza artificiale.
Tradizionalmente, l’addestramento dei modelli AI si avvale di costosi processori grafici di Nvidia, tuttavia l’impegno di Apple per i chip AWS dimostra l’esistenza di alternative valide. L’adozione di questi chip personalizzati non solo offre vantaggi economici, ma apre anche a nuove possibilità nello sviluppo di modelli AI innovativi.
Recentemente, Apple ha lanciato il suo primo grande prodotto di intelligenza artificiale generativa, denominato Apple Intelligence. Questa nuova soluzione include una serie di funzionalità avanzate, come la possibilità di riassumere notifiche, riscrivere e-mail e persino generare nuovi emoji. A partire dalla prossima settimana, ci si aspetta l’integrazione con OpenAI ChatGPT, mentre nel 2025 sono previsti miglioramenti significativi per Siri, inclusi nuovi controlli per le app e una comunicazione più fluida.
A differenza di altre aziende, Apple adotta un approccio ibrido nell’implementazione della AI. Mentre molti chatbot, come ChatGPT, si affidano a cluster di server Nvidia nel cloud, Apple sfrutta i chip presenti nei propri dispositivi, come iPhone, iPad o Mac, per elaborare la maggior parte delle richieste. Solo i calcoli più complessi vengono inviati al Private Cloud Compute, un server progettato e gestito da Apple stessa, che garantisce privacy e sicurezza nello svolgimento delle operazioni più delicate.
In un gesto piuttosto inusuale per un’azienda nota per la sua attenzione alla riservatezza, Apple ha reso disponibile parte del codice sorgente del PCC su GitHub. Questo atto mira a trasparenza e collaborazione con la comunità di sicurezza, invitando esperti a testare e verificare la sicurezza del sistema attraverso un programma di Security Bounty, che prevede ricompense fino a 1 milione di dollari.
Nel complesso, la collaborazione tra Apple e AWS segna un passo significativo verso l’innovazione nel campo dell’intelligenza artificiale. Attraverso l’utilizzo di chip personalizzati, le due aziende non solo ottimizzano le loro offerte, ma potrebbero anche ridefinire il panorama competitivo nel settore AI, spingendo altre aziende a esplorare nuove tecnologie e approcci nello sviluppo dei loro prodotti.