Il 17 dicembre 2024 Apple ha presentato agli sviluppatori le prime versioni beta di iOS 18.3, iPadOS 18.3, macOS Sequoia 15.3, watchOS 11.3, tvOS 18.3 e visionOS 2.3. Questi aggiornamenti giungono solo pochi giorni dopo il lancio ufficiale delle versioni stabili di iOS 18.2, iPadOS 18.2 e macOS Sequoia 15.2, evidenziando l’impegno di Apple nel migliorare continuamente le sue funzionalità e servizi.
La build 24D5034 di macOS Sequoia 15.3 porta con sé una novità particolarmente interessante per gli utenti Mac: la funzionalità Genmoji. Questa innovativa caratteristica permette di creare emoji personalizzati partendo da un prompt testuale. Disponibile precedentemente su iOS 18.2 e iPadOS 18.2, i Genmoji funzionano come emoji standard sui dispositivi compatibili, mentre vengono visualizzati come immagini statiche sui dispositivi più datati o non Apple.
Gli utenti possono accedere ai Genmoji attraverso la palette emoji, che può essere richiamata con la combinazione di tasti Control + Command + Spazio oppure selezionando l’icona emoji in applicazioni come Messaggi e Note. Questa generazione avviene totalmente sul dispositivo, sfruttando la potenza dei chip M-series di Apple Silicon, il che garantisce alte prestazioni mantenendo al contempo la privacy degli utenti.
Novità in arrivo per l’app Mail
Per i possessori di Mac e iPad, c’è grande attesa per la nuova app Mail, presentata durante il WWDC 2024 a giugno. Sebbene già disponibile su iPhone con iOS 18.2, la sua introduzione su Mac e iPad continua a slittare. La nuova interfaccia offre un’organizzazione automatizzata delle email in categorie come Primaria, Transazioni, Aggiornamenti e Promozioni, rendendo più facile identificare i mittenti dei messaggi. Tuttavia, al momento, l’esperienza utente rimane quella tradizionale su questi dispositivi.
Le aspettative fanno pensare a un possibile lancio con iPadOS 18.4 e macOS 15.4, attesi per aprile del prossimo anno, quando la nuova app Mail dovrebbe finalmente approdare anche su queste piattaforme.
Integrazione dei robot aspirapolvere nell’app Casa
Con le build di iOS 18.3 e iPadOS 18.3, Apple introduce il supporto ai robot aspirapolvere all’interno dell’app Casa. Questa funzionalità, anticipata durante il WWDC 2024, consente di integrare i robot aspirapolvere e mop nei sistemi HomeKit. Gli utenti potranno così controllare l’accensione e lo spegnimento dei dispositivi, selezionare modalità di pulizia e monitorare lo stato di ricarica, tutto direttamente dall’app Casa o tramite comandi vocali con Siri.
Questa feature è resa possibile grazie allo standard Matter 1.2, compatibile con Apple, che facilita l’integrazione di diversi dispositivi smart. Pur essendo stata inizialmente prevista per iOS 18.2, il supporto ai robot aspirapolvere è ora in fase di testing e sarà ufficialmente disponibile con il rilascio di iOS 18.3, previsto per gennaio 2024.
Aggiornamenti per watchOS, tvOS e visionOS
In aggiunta, sono state rilasciate le prime versioni beta di watchOS 11.3, tvOS 18.3 e visionOS 2.3. Sebbene non siano state annunciate nuove funzionalità specifiche per queste piattaforme, gli aggiornamenti si concentrano sull’ottimizzazione delle performance e sulla stabilità dei sistemi, continuando il lavoro intrapreso dalle versioni precedenti.
Tali versioni beta sono disponibili per tutti i dispositivi compatibili e non richiedono necessariamente hardware recente per l’installazione. Tuttavia, le funzionalità più avanzate, come Genmoji, sono progettate per sfruttare al massimo le capacità dei dispositivi più recenti, compresi gli iPhone 15 Pro, gli iPhone 16, gli iPad con chip M-series o A17 Pro, e i Mac con Apple Silicon.
Requisiti per l’installazione delle beta
Per installare le beta su iPhone, iPad e Mac, è fondamentale che il dispositivo abbia almeno una carica residua del 20% o sia collegato a una fonte di alimentazione. Per l’aggiornamento dell’Apple Watch a watchOS 11.3, è richiesta una carica minima del 50%, e l’orologio deve trovarsi nel raggio d’azione del dispositivo iPhone associato. Gli aggiornamenti per Apple TV e HomePod vengono installati automaticamente senza necessità di requisiti specifici.
È importante ricordare che le versioni beta sono destinate al test di nuove funzionalità e possono contenere bug o problemi di stabilità. Pertanto, è consigliabile installarle solo su dispositivi che non vengono utilizzati come principali.