Clamoroso, Google è ILLEGALE: da questa data chiude per sempre | Decisione storica, anche tu dovrai tornare alle vecchie enciclopedie

Clamoroso, Google è ILLEGALE:  da questa data chiude per sempre | Decisione storica, anche tu dovrai tornare alle vecchie enciclopedie

Google (foto pixabay) - agemobile.com

Incredibilmente Google rischia di chiudere. È stato dichiarato illegale  e a noi non resta che tornare alla carta stampata. 

Google è diventato ormai da anni una parte essenziale della nostra vita quotidiana. Ogni volta che ci viene un dubbio, vogliamo scoprire qualcosa o semplicemente abbiamo bisogno di una mano, la prima cosa che facciamo è  “googlare”. È così automatico che spesso non ci rendiamo nemmeno conto di quanto dipendiamo da lui.

Non si tratta solo di fare ricerche. Google ci accompagna praticamente ovunque: ci aiuta a scrivere email, ci fa trovare la strada con Maps, ci tiene i file al sicuro con Drive e ci permette perfino di tradurre lingue che non conosciamo. È un mondo dentro al mondo, sempre a portata di clic.

Uno dei motivi per cui piace così tanto è che sembra capirci al volo. Basta digitare mezza frase, e già ci propone quello che stavamo pensando. Tutto è veloce, preciso, personalizzato. Ed è proprio questa efficienza che ci ha fatto affezionare, tanto da farcelo sembrare quasi insostituibile.

Ma ora  si è iniziato a parlare di Google in modo un po’ diverso. Alcuni paventano una possibile “chiusura”, poiché, sembra, stia diventando illegale. Una notizia che fa  sicuramente effetto. Ma cosa c’è dietro? Cosa sta succedendo?

Google illegale: al via la chiusura?

Il gigante del web è sotto processo: Google è accusato di comportamento monopolistico. Secondo il Dipartimento di Giustizia americano, l’azienda avrebbe fatto accordi miliardari  – per esempio con Apple  – per essere impostato come motore di ricerca predefinito su smartphone e altri dispositivi. In questo modo, avrebbe limitato la concorrenza.

L’accusa sostiene che Google controlli circa il 90% del mercato dei motori di ricerca negli USA, e che questa posizione dominante sia stata raggiunta e mantenuta in modo scorretto. Se il tribunale dovesse dare ragione all’accusa, Google potrebbe subire pesanti sanzioni o restrizioni. In teoria, si parla anche di una possibile divisione dell’azienda, anche se è una possibilità piuttosto lontana. Ma come risponde l’azienda?

Il monopolio di Google (Foto di Gerd Altmann da Pixabay) - agemobile.com
Il monopolio di Google (Foto di Gerd Altmann da Pixabay) – agemobile.com

Torneremo alle enciclopedie

Dal canto suo ovviamente Google nega tutto. E ribatte che se è così usato è solo perché offre un servizio migliore, e che la gente lo sceglie liberamente. I suoi avvocati vogliono dimostrare che chiunque può cambiare motore di ricerca in qualsiasi momento, e che esistono alternative valide, come Bing o DuckDuckGo.

Quello che è certo è che questo processo è un momento decisivo, non solo per Google ma per tutto il mondo della tecnologia. Se il Governo americano dovesse vincere, potrebbero aprirsi le porte a nuove cause contro altri giganti del web, cambiando per sempre le regole del gioco online.