Disastro WhatsApp, ora il Fisco ti controlla anche le chat: non scrivere mai queste frase | Scatta subito l’allarme

Disastro WhatsApp, ora il Fisco ti controlla anche le chat: non scrivere mai queste frase | Scatta subito l’allarme

Fisco usa WhatsApp - Agemobile.com

Grande disastro in arrivo su WhatsApp: a quanto pare, il fisco sarà ora in grado di controllare le tue chat e coglierti sul fatto.

È impossibile negare che, negli ultimi anni, WhatsApp sia diventato uno strumento davvero molto importante, sia per la vita privata che per la gestione degli affari, come dimostrato anche dalla versione business dell’app di messaggistica.

Il tutto non finisce qui, perché con l’uso sempre più professionale di WhatsApp, gli sviluppatori hanno cercato di migliorare l’app, per renderla adatta anche per le questioni professionali.

Esempi pratici per capire quanto stiamo dicendo sono rappresentati dalle chiamate, che ora possono includere sempre più utenti, così come dai gruppi WhatsApp, dove è possibile gestire l’invio dei messaggi, consentendolo a uno o più utenti di interagire tra di loro.

Inoltre, c’è la possibilità di fare affidamento su messaggi effimeri che si cancellano dopo 24 ore, sette giorni o 90 giorni in chat selezionate, così da evitare l’accumulo di file e messaggi vari ed eventuali.

Il Fisco adesso controllerà anche WhatsApp?

Non è la prima volta che la giurisprudenza italiana interviene sull’utilizzo di WhatsApp. Basti pensare che l’uso dell’app di messaggistica, così come quello dei social network, ha inevitabilmente contribuito al cambiamento di reati come calunnia e diffamazione. Il tutto non finisce qui, perché nel tempo le chat archiviate o gli screenshot fatti su WhatsApp sono diventate una prova valida di reati, presentata poi come atto durante un processo civile o penale.

Quanto detto ci riporta inevitabilmente a un altro aspetto che ancora non era stato trattato, ovvero l’utilizzo da parte del Fisco delle chat su WhatsApp. A questo punto, quindi, non possiamo fare a meno di chiederci: come può il Fisco utilizzare a suo favore le chat presenti su WhatsApp?

Fisco usa WhatsApp - Agemobile.com
Fisco usa WhatsApp – Agemobile.com

Attenzione alle tue chat: il fisco può coglierti sul fatto!

Una nuova sentenza emessa dalla Corte di Cassazione italiana, la numero 124 del 2025, ha approvato l’utilizzo delle chat di WhatsApp come prova per i controlli fiscali. In particolare, facciamo riferimento a chat che possono diventare la prova di pagamenti in nero, di attività non dichiarate e dello scambio di denaro legato a queste. Infatti, nel mirino dei controlli fiscali possono finire anche dispositivi elettronici come computer e smartphone.

Le chat di WhatsApp devono essere facilmente identificabili sul dispositivo di provenienza, che deve essere rintracciato e attribuibile a una specifica persona, senza manipolazioni nelle chat, come la presenza di un messaggio modificato. Inoltre, è ammessa anche la possibilità di fornire uno screenshot come prova qualora l’autore della chat abbia provveduto a eliminarla. Un’importante innovazione, dunque, che garantisce ulteriori controlli fiscali e la possibilità di scoprire eventuali reati fiscali ed evasione, con cui cogliere sul fatto i cittadini inadempienti.