La ricarica rapida è un ottimo modo che i produttori hanno sviluppato per giustificare il fatto che la l’autonomia dei moderni smartphone è ormai stagnante. La guerra della ricarica cablata si è sicuramente placata di recente, ma non si è fermata del tutto. Secondo una nuova indiscrezione proveniente dalla Cina, Realme si sta preparando a presentare la sua soluzione di ricarica cablata da 300 W per smartphone.
Diciamo “la sua” perché questo non sarà il primo sistema da 300 W mostrato da un produttore di dispositivi cinese: in effetti, Redmi ha annunciato la sua opinione sulla questione già a febbraio 2023 senza tuttavia portarla ufficialmente sul mercato.
Realme svelerà presto la tecnologia di ricarica cablata da 300 W
Quando è stata annunciata la versione di Redmi, si sosteneva che avrebbe riempito una batteria da 4.100 mAh da zero a piena in meno di cinque minuti. È passato più di un anno da quella presentazione e finora non c’è stato nessun telefono Redmi che abbia effettivamente utilizzato questa tecnologia di ricarica da 300 W.
Non saremmo sorpresi se l’annuncio di Realme fosse anche del tipo “vetrina tecnologica”, senza che nessun dispositivo effettivo la usasse per un po’. D’altra parte, Realme finora si è avvicinata di più ai 300 W con la sua ricarica cablata da 240 W recentemente presentata nei telefoni GT5 e GT Neo 5.
Secondo la stessa fonte, il prossimo GT7 Pro di Realme avrà una certificazione IP69 per la resistenza alla polvere e all’acqua, nonché un sensore di impronte digitali a ultrasuoni.
Serve davvero una ricarica completa da 5 minuti?
Al di là del fatto che un wattaggio così elevato per una batteria comunque piccola come quella degli smartphone è dannoso nonostante tutte le rassicurazioni delle aziende (e, tra l’altro, il picco di 100, 200, 240 e 300W viene mantenuto solo per pochi secondi per evitare eccessivi surriscaldamenti, come dimostrato da uno studio passato), secondo voi serve davvero una soluzione che riporta la cella al 100% dopo soli 5 minuti?