Riconoscimento tramite impronta: cosa fare se il cellulare segnala l’impronta non riconosciuta | Si ripristina tutto in pochi secondi
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Impronta telefono - Agemobile.com (Foto Pixabay)
Ricorrere ai dati d’accesso biometrici per proteggere i nostri device può rappresentare un’arma a doppio taglio.
Smartphone delle mie brame, custodisci i miei segreti. Almeno fin che puoi. Ovvero fino a quando la memoria non ti si impalla (e in questo caso la colpa è quasi sempre nostra)…
In realtà l’accumulo di app e di dati fino non è l’unica causa del calo delle prestazioni dei nostri telefoni. Oltre all’usura naturale ci sono infatti da tenere in considerazione e da evitare altre situazioni.
Ad esempio l’eccesso di carica. Quante volte diciamo “sono al 60%, ma se devo fare una lunga chiamata o se passo ore a navigare non vorrei che la percentuale calasse d’improvviso”.
Non c’è nulla di più sbagliato che continuare a “pompare” una batteria già carica, così come potenzialmente esiziale è tenere agganciato alla presa il nostro dispositivo per ore quando è già stato raggiunto il 100%.
Proteggere lo smartphone è una buona idea, ma occhio a non essere troppo ‘banali’
I telefoni sono ormai diventati degli scrigni nei quali custodire informazioni segretissime, lavorative e non. Tuttavia anche la protezione può riservare brutte sorprese. Impostare una barriera è sempre buona cosa, dal momento che i device sono quotidianamente a rischio furto o smarrimento.
Il codice numerico è lo strumento più utilizzato, ma è consigliato non ricorrere a strisce troppo banali e personali. Inserire la data di nascita o l’anniversario di matrimonio non rappresenta una garanzia, almeno se l’obiettivo è che nessuno tra amici, parenti e conoscenti sia tentato di invadere la vostra privacy.
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La soluzione è semplice
C’è poi chi opta per i propri dati di accesso biometrici, dal volto all’impronta digitale. Si tratta della scelta più sicura, ma paradossalmente anche una delle più esposte a… blackout. Può infatti capitare che il sensore non le legga più. Si tratta di un problema meno raro di quanto si possa pensare, ma che non deve comunque generare panico. La soluzione infatti esiste ed è semplice.
Detto che occorre assicurarsi prima di tutto… di non aver sbagliato dito, ovvero di aver puntato sul display quello prescelto al momento del primo riconoscimento, può capitare che quest’ultimo sia sporco o bagnato. Insomma, che una patina tra l’epidermide e lo schermo faccia da ostruzione e impedisca il riconoscimento. In questo caso occorre pulire o asciugare il dito, ma anche il sensore stesso. Se neppure ora il vostro smartphone vi riconosce consigliamo di controllare di non essere in assenza di connessione internet. Una volta ripristinata tutto tornerà come prima e il panico svanirà.