Sicilia, cos’hanno trovato sui fondali del Mar Mediterraneo: la scienza non ha nessun dubbio

Cosa giace nei fondali del Mediterraneo - agemobile.com (Foto Pexels)
L’isola più a Sud d’Italia nasconde un segreto, qualcosa di già rivelato nell’Odissea e che si pensava fosse solo frutto della fantasia.
La Sicilia è una delle terre più ricche di storia e cultura. L’Isola più a Sud d’Italia è stata influenzata da tantissime civiltà perché considerata uno spartitraffico naturale tra oriente e occidente.
Abitata dai Cartaginesi, teatro degli scontri tra questi ultimi e i Greci nelle guerre greco-puniche, ha subito fortemente anche le influenze dei Normanni, dei Bizantini e degli Arabi.
Alcune recenti scoperte hanno portato la Sicilia ad essere protagonista dei dibattiti scientifici: sui fondali del Mar Mediterraneo è stato trovato qualcosa di cui si era già ampiamente parlato nell’Odissea.
E, dopo secoli durante i quali si è sempre pensato che fosse tutto frutto dell’inventiva di Omero, ora la scienza ribalta tutto e spiega qualcosa di davvero fantastico.
Sicilia, gli scienziati non hanno dubbi
André Chaissons, ingegnere civile e ricercatore dei misteri del passato, ha pubblicato un articolo in cui racconta come sia riuscito a venire a conoscenza di “qualcosa di veramente fantastico”. Tutto è accaduto mentre era intento a generare mappe topografiche per il suo libro su Atlantide e, proprio quando era concentrato su un altro tipo di ricerche, ha esplorato qualcosa di cui ha parlato anche il Dr. Luigi Usai nei risultati pubblicati sul Dataverse dell’Università di Harvard.
Entrambi i ricercatori convengono sul fatto che nella zona a sudest di Portopalo, il mare abbia sepolto qualcosa che gli uomini erano stati in grado di costruire nel 10 mila circa a.C. La loro teoria è supportata da una serie di indagini condotte che dimostrano l’esistenza di quella che viene a tutti gli effetti considerata una città sommersa “grandiosa come Atlantide”.

Cosa si nasconde nelle acque del Mediterraneo
Secondo lo studioso Chaisson, la città che è stata sommersa dal mare è Telepylos, di cui ha parlato Omero nell’Odissea descrivendola come una terra di giganti carnivori, caratterizzata da un porto e da imponenti scogliere. Questo sito che giace nel Mediterraneo presenta delle forme che fanno anche pensare ad un’opera di ingegnosa architettura urbanistica.
Tuttavia, fino ad oggi, non esistono prove concrete che testimoniano con certezza che ciò che giace nel mare che circonda la Sicilia sia proprio la città di Telepylos. A sostegno delle ipotesi sarebbero necessari immersioni subacquee e una serie di dati utili a dimostrare la reale esistenza di questa realtà antica.