Spariscono i medici, ora le diagnosi te le fa l’intelligenza artificiale | Chiudono per sempre le università, basta un computer per gli esami

Spariscono i medici, ora le diagnosi te le fa l’intelligenza artificiale | Chiudono per sempre le università, basta un computer per gli esami

L'intelligenza artificiale potrebbe sostituire i medici - agemobile.com (Foto pexels)

I medici possono andare in pensione: questa storia racconta come l’intelligenza artificiale sia in grado di diagnosticare le malattie.

L’intelligenza artificiale si sta pian piano facendo largo nella quotidianità, tanto che si ipotizza che in un futuro non troppo lontano possa sostituire anche l’essere umano in alcuni ambienti di lavoro.

Essa lavora mediante l’utilizzo di algoritmi complessi che simulano il ragionamento umano, permettendo ai sistemi di apprendere, riconoscere schemi e prendere decisioni.

Questi sistemi sono in continua evoluzione e diventano sempre più articolati e precisi, tanto che la storia di una donna francese dimostra come l’AI possa arrivare a sostituire il lavoro dei medici.

Questi ultimi, chiamati a curare pazienti e debellare – laddove possibile – qualunque tipo di malattia, potrebbero essere ben presto mandati in pensione. Ecco perché.

L’Intelligenza artificiale sostituirà gli esseri umani

Sebbene l’intelligenza artificiale subisca continuamente delle evoluzioni che la rendono più precisa e dettagliata, quest’ultima non possiede le caratteristiche che fanno dell’essere umano un soggetto unico. Priva di creatività e di intelligenza emotiva,
non ha un senso morale e non può prendere decisioni che richiedano un giudizio etico, oltre ad essere incapace di interagire con gli altri in maniera naturale creando una rete sociale.

Nonostante queste lacune, l’intelligenza artificiale sta riuscendo ad inserirsi gradualmente in svariati contesti lavorativi, offrendo un supporto prezioso a molte professioni. L’IA, infatti, può migliorare la produttività e l’efficienza di alcuni settori, consentendo ai lavoratori di concentrarsi su attività di maggior valore aggiunto. La storia che arriva direttamente dalla Francia, inoltre, dimostra come l’intelligenza artificiale possa godere di informazioni che sfuggono all’essere umano e che potrebbero costare la vita a qualcuno.

L'intelligenza artificiale potrebbe salvare vite umane - agemobile.com (Foto pexels)
L’intelligenza artificiale potrebbe salvare vite umane – agemobile.com (Foto pexels)

Medici soppiantati dall’intelligenza artificiale

Marly Garnreiter, 27enne di Parigi, ha raccontato la sua storia: in seguito alla morte del padre, ha iniziato ad avvertire un senso di malessere, sudorazione notturna e un prurito insistente sulla pelle che l’hanno spinta a chiedere un consulto al suo medico curante. Dopo le analisi di routine, perfettamente a norma, lo specialista ha ricondotto la sua condizione ad uno stato di stress dovuto al lutto. Marly, però, ha deciso di chiedere un parere a ChatGpt che, immediatamente, le ha diagnosticato un tumore del sangue.

Quell’analisi dell’intelligenza artificiale, però, è stata sottovalutata dalla francese che, spinta dai suggerimenti degli amici, ha continuato ad ignorare il suo stato fino a quando, un anno dopo, ha iniziato ad avvertire un insistente dolore al petto e una stanchezza costante. La diagnosi è stata implacabile: si trattava di linfoma di Hodgkin, un tumore del sangue che colpisce il sistema linfatico.